04.06.2025
04/06/2025 | Quando si parla di possedere un immobile in Italia, uno degli aspetti più importanti da considerare è la gestione della fiscalità, e in particolare il pagamento dell’IMU – Imposta Municipale Unica.
Anche se la prima casa, nella maggior parte dei casi, è esente, l’IMU resta un’imposta centrale per chi possiede seconde case, immobili a uso investimento o immobili di pregio.
In questa guida aggiornata ti spieghiamo in modo semplice e pratico come si calcola l’IMU, quali immobili sono soggetti all’imposta e cosa considerare per essere in regola.
Vediamo nel dettaglio cosa cambia e come prepararsi, specialmente per chi possiede immobili a uso investimento o sta valutando un acquisto.
IMU: cos’è e chi deve pagarla
L’IMU è un’imposta comunale dovuta dai proprietari (o titolari di altri diritti reali, come usufrutto) di immobili diversi dall’abitazione principale.
In particolare, l’IMU si applica su:
• Seconde case e case vacanza
• Immobili affittati
• Aree edificabili
• Fabbricati industriali e commerciali
• Immobili di lusso (categorie A/1, A/8, A/9), anche se prima casa
L’abitazione principale è esente dall’IMU, tranne nei casi in cui rientri nelle categorie catastali di lusso (A/1, A/8, A/9).
Scadenze IMU 2025
• Acconto: entro il 17 giugno 2025 (il 16 cade di lunedì festivo)
• Saldo: entro il 16 dicembre 2025
Vediamo insieme le principali novità IMU 2025:
Esenzione per immobili occupati abusivamente
Dal 2025, se l’immobile è occupato senza titolo da terzi, il proprietario non è più tenuto al pagamento dell’IMU, a patto che abbia sporto denuncia all’autorità giudiziaria. Si tratta di un riconoscimento importante per i cittadini che si trovano privati del possesso effettivo della propria proprietà.
Nuove regole per i coniugi con residenze diverse
Se i coniugi risiedono in Comuni differenti, e ciascuno possiede un’abitazione, non si potrà più beneficiare della doppia esenzione IMU su entrambe le case. L’agevolazione sull’abitazione principale spetterà a un solo immobile, scelta che deve essere dichiarata esplicitamente.
Agevolazioni per gli immobili in comodato e locati a canone concordato
Resta attiva la riduzione del 50% per immobili concessi in comodato d’uso gratuito a figli o genitori, se il contratto è registrato e il beneficiario risiede nello stesso Comune.
Confermata anche l’agevolazione del 25% per gli immobili affittati a canone concordato, particolarmente interessante per chi investe nel residenziale a reddito.
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