21.10.2025
Negli ultimi anni gli immobili donati sono diventati un tema delicato per chi compra o vende casa.
Alcune banche sono più caute nel concedere mutui, gli acquirenti temono rischi legali e molte trattative si arenano.
Ma con la nuova riforma sulle donazioni immobiliari 2025, le cose potrebbero cambiare in modo significativo.
Tuttavia la riforma non è ancora in vigore ed è importante ricordare che, al momento, la riforma è ancora una proposta di legge. Fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, valgono le regole attuali, quindi serve sempre prestare la massima attenzione. Vediamo insieme cosa prevede la riforma e perché questa novità potrebbe rendere più sicure le compravendite.
Un immobile donato è un bene ricevuto a titolo gratuito da un familiare (genitore, nonno, ecc.).
Fino a oggi, chi acquistava una casa donata rischiava che un erede legittimario (figlio, coniuge, genitore) potesse impugnare la donazione e chiedere la restituzione del bene, anche molti anni dopo.
In pratica, l’acquirente poteva perdere la casa, e la banca la garanzia ipotecaria.
Per questo molti istituti di credito hanno preferito non finanziare l’acquisto di immobili provenienti da donazione, oppure richiedere polizze assicurative o garanzie aggiuntive.
La proposta di legge sulle donazioni e successioni introduce importanti modifiche che potrebbero sbloccare il mercato immobiliare.
Ecco i punti principali:
Più tutela per chi compra: l’azione di riduzione (cioè la richiesta degli eredi lesi) non potrà più colpire direttamente l’acquirente che ha pagato il bene donato.
Compensazione economica: il donatario (chi ha ricevuto l’immobile in dono) dovrà eventualmente risarcire i legittimari in denaro, non restituire la casa.
Rischio limitato per i terzi: solo chi riceve gratuitamente il bene dopo la donazione potrà essere chiamato a rispondere, non chi l’ha comprato.
Applicazione futura: le nuove regole varranno per le successioni aperte dopo l’entrata in vigore della legge.
In sostanza, il mercato diventa più stabile e gli immobili donati tornano vendibili con serenità.
Per chi compra, la riforma significa più sicurezza giuridica.
Non sarà più necessario temere di perdere l’immobile, e anche le banche potrebbero tornare a finanziare più facilmente queste operazioni.
Tuttavia, resta fondamentale:
verificare la catena dei trasferimenti dell’immobile;
controllare che non ci siano donazioni recenti o contestazioni in corso;
farsi assistere da un notaio e da un agente immobiliare preparati e qualificati.
Una compravendita trasparente e documentata è sempre la miglior garanzia.
Molti proprietari che avevano ricevuto la casa in donazione si sono trovati in difficoltà a venderla.
Con la riforma, la vendita diventa più semplice e veloce, perché l’acquirente avrà meno timori e le banche saranno più disponibili a concedere mutui.
Verifica la catena dei titoli: atto di donazione → eventuali ulteriori trasferimenti → vendita attuale.
Accertati che la trascrizione dell’atto di donazione sia regolare e che non ci siano azioni pendenti da parte di eredi legittimari.
Se sei venditore, informa in modo trasparente l’acquirente circa la provenienza dell’immobile: la chiarezza crea fiducia.
Se sei acquirente chiedi alla banca come valuta il bene donato in questa nuova situazione normativa.
Valuta l’idea di “pacchetto trasparenza” o “documentazione legale integrata” per immobili con storia donativa: questo può essere un plus competitivo.
Farsi seguire in tutte queste fasi da un agente immobiliare preparato e qualificato è sempre la miglior garanzia.
Le novità sulle donazioni immobiliari 2025 rappresentano un passo avanti verso un mercato più sicuro e trasparente. Chi compra o vende una casa donata potrà farlo con meno rischi e più fiducia.
Se possiedi un immobile donato e vuoi capire come venderlo in sicurezza, contattaci.