E’ stato pubblicato il consueto report trimestrale dell’OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare), il quale ci mostra come le compravendite di abitazioni nel secondo trimestre del 2024 mostrino un leggero aumento, con una crescita tendenziale dell'1,2% a livello nazionale rispetto allo stesso periodo del 2023.
Questo incremento interessa tutte le aree geografiche, seppur con variazioni di intensità tra le diverse zone.
E' più accentuato nelle aree del Nord e nel Centro. I comuni minori trainano la crescita con una variazione del +1,6%, più elevata rispetto a quella registrata nelle città capoluogo (+0,2), scopriamo quindi insieme il report: tra aprile e giugno.
(Al link: https://www.lavoripubblici.it/documenti2024/lvpb3/report-omi-mercato-residenziale-ii-trimestre-2024.pdf potete visionare il report dettagliato)
Cresce l'acquisto tramite mutuo ipotecario, che rappresenta il 40% delle transazioni totali, così come aumenta la quota di prime case acquistate, pari al 71%.
Tuttavia, gli acquisti di nuove costruzioni restano limitati al 6,4%. Nel mercato delle locazioni, si registra una diminuzione del 2,7% nei nuovi contratti. All'interno di questo segmento, i contratti transitori crescono dell'1,3%, mentre aumentano quelli agevolati per studenti: +4,5% per abitazioni intere e un significativo +25,7% per porzioni di immobili.
Questa a riguardo l'opinione di Luca Colonna, agente immobiliare professionista e co-fondatore di QQ Immobiliare:
"I dati sulle compravendite evidenziano un netto calo delle abitazioni di nuova costruzione, con una flessione di quasi il 15% rispetto al 2023. Al contrario, le abitazioni esistenti registrano un incremento del 2,5%.
Tenendo ben presente che oggi, ad ottobre, abbiamo i dati delle compravendite del trimestre Aprile - Giugno, che però nella maggior parte dei casi si riferiscono ad atti notarili che portano a conclusione contratti preliminari stipulati e accordi presi molto probabilmente nei primi mesi dell’ anno, quindi quasi se non più di sei mesi fa.
Questi dati sono quindi fondamentali soprattutto per un analisi sul medio-lungo periodo. Avere un inversione di tendenza e un segno + nelle compravendite, anche se di solo un punto percentuale è comunque un buon segnale, tuttavia da confermare nei prossimi trimestri.
Detto ciò dopo due anni come il 2021 e 2022 dove ci sono state un numero altissimo di compravendite, un calo negli anni successivi era fisiologico; nelle zone in cui operiamo come QQ Immobiliare c'è stata sicuramente meno offerta di prodotto in vendita ed a prezzi più alti degli anni precedenti.
Tuttavia nonostante alcuni trimestri dove c’era stato un segno meno nelle compravendite, è bene ricordare che questo segno negativo è stato calcolato rispetto ai volumi altissimi dei due anni precedenti, per capirci il 2023 segnava almeno un + 30/40% rispetto agli anni bui del 2014-2016, quindi stiamo comunque parlando di anni buoni come numero di compravendite generali e di un mercato in generale in buona salute, salvo alcuni particolari tipi di immobili oggi molto meno ricercati dai potenziali acquirenti, come ad esempio gli immobili più datati e con una bassa classe Energetica".
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